Ragadi anali

La ragade anale è una delle più comuni patologie anorettali benigne ed è la principale causa di dolore perianale e sanguinamento anale; colpisce più frequentemente soggetti in età giovane-adulta, indipendentemente dal sesso. I principali fattori predisponenti l’insorgenza di questa malattia sono la stitichezza cronica e la diarrea. 

La ragade anale è un’ulcerazione lineare dell’ano, di solito unica, situata prevalentemente sulla linea mediana posteriore e lunga alcuni millimetri, che si associa nella quasi totalità dei casi ad un ipertono del muscolo sfintere interno.

Il sintomo caratteristico è il dolore associato alla defecazione che può accompagnarsi al sanguinamento. Il sanguinamento è solitamente di piccola entità e si apprezza sulla carta igienica dopo l’evacuazione. Altri eventuali sintomi sono dovuti alla possibile associazione con altre patologie anorettali, tra le quali le più frequenti sono fistole perianali, ascessi perianali o patologia emorroidaria.

La diagnosi è clinica e si basa sulla visita proctologica (ispezione ed esplorazione digitale del retto) e sull’anoscopia, fondamentali per escludere o rilevare la concomitanza di altre patologie.

Il trattamento è volto a ridurre e risolvere l’ipertono sfinteriale, così da consentire la guarigione della ferita. È inizialmente medico e richiede l’applicazione di analgesici e/o miorilassanti locali. In alcuni casi può essere utile anche l’utilizzo di dilatatori anali. La visita chirurgica è essenziale per impostare il corretto trattamento conservativo e per stabilire se e quando è richiesto il trattamento chirurgico.

Il gold standard per la cura di questa patologia è la sfinterotomia laterale, che consiste nella sezione di parte delle fibre dello sfintere anale interno.

L’operazione viene eseguita in regime di Day Surgery. Solitamente, il paziente:

  • Viene dimesso lo stesso giorno dell’intervento chirurgico
  • Sperimenta un dolore perianale facilmente controllabile con terapia analgesica per bocca, che dura circa 3-4 giorni
  • Va in contro a guarigione della ferita perianale nell’arco di 3-4 settimane
  • Ha una rapida ripresa